“Decreto anticipi”, cosa bisogna sapere
Principiali novità fiscali a seguito della conversione in legge
Sulla Gazzetta Ufficiale numero 293, è stata pubblicata la Legge numero 191 del 2023 che converte il Decreto Legge numero 145 del 2023 (cosiddetto “Decreto Anticipi). Tra le principali novità fiscali, si segnalano: rinvio del versamento della seconda rata di acconto delle imposte dirette, differimento di termini per definizioni agevolate, disposizioni urgenti in tema di procedure di riversamento del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo
Imposta Municipale propria, attenzione alle scadenze
Versamento del saldo entro il 18 dicembre 2023
Si avvicina la scadenza per il versamento della seconda rata della cosiddetta I.MU. (Imposta MU-nicipale propria), fissata al 18 dicembre 2023. Ecco qui di seguito una sintesi di quanto occorre sapere
Acconto del 2023 ai fini IVA
I titolari di partita IVA sono chiamati al pagamento entro il 27 dicembre 2023
Entro il prossimo 27 dicembre 2023, i cosiddetti “soggetti passivi IVA” devono provvedere al versamento dell’acconto IVA per l’anno 2023. Il pagamento è dovuto esclusivamente se d’importo superiore a 103,29 euro e va effettuato tramite modello F24, indicando come periodo di riferimento l’anno 2023 nonché, alternativamente, uno dei codici tributo: “6013” per i contribuenti mensili; “6035” per quelli trimestrali
Bonus edilizi inutilizzabili
Dal 1° dicembre l’apertura del servizio web
L’Agenzia delle Entrate ha approvato le disposizioni attuative relative al nuovo adempimento connesso alle opzioni sui cosiddetti “Bonus edilizi” ammesse dall’articolo numero 121 del Decreto-Legge numero 34 del 2020, ovvero: la cessione dei crediti d’imposta maturati sulle detrazioni fiscali spettanti e lo sconto sul corrispettivo dovuto per gli interventi immobiliari agevolati
Proroga per il riversamento del “Bonus Ricerca & Sviluppo”
Posticipato al 30 giugno 2024 il termine per la trasmissione telematica della domanda di sanatoria
Il Legislatore è intervenuto posticipando, per l’ennesima volta, i termini per la sanatoria riguardante l’indebita compensazione del credito d’imposta non spettante con riferimento alle attività di ricerca e sviluppo, che risultino o potrebbero essere ritenute improprie e non ammissibili al beneficio in parola, sostenute in relazione ai periodi d’imposta di seguito specificati